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L'eiaculazione precoce: che cos'è? quali sono le cause? come si può intervenire?

  • spaziosessuologia2
  • 7 dic 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

La durata di un rapporto sessuale ha assunto di recente attenzione e considerazione, soprattutto da quando si parla della salute sessuale della coppia e da quando la donna ha preso consapevolezza del diritto al piacere sessuale.

Nella storia dell'uomo, la rapidità del riflesso orgasmico ha rappresentato un notevole vantaggio per l'evoluzione della specie, in quanto assicurava un alto numero di inseminazioni e riduceva il tempo dell'accoppiamento, permettendo la fuga dall'attacco di altri animali contendenti. La Bibbia stessa ci tramanda che il seme è stato creato per la fecondazione e che lo scopo principale del rapporto sessuale è la procreazione, togliendo al sesso l'aspetto ludico e del piacere: infatti l'uomo occidentale considerava un'eiaculazione veloce come simbolo di forza, virilità, piena salute, ed efficienza.

Con il tempo questa concezione è decisamente cambiata, tanto che un'eiaculazione veloce viene considerata portatrice di disagio e di inadeguatezza.


Che cos'è l' EIACULAZIONE PRECOCE?


L'eiaculazione precoce è un disturbo dell'orgasmo maschile ed è definita come un'eiaculazione a seguito di una stimolazione sessuale minima, PRIMA, DURANTE O poco DOPO la penetrazione e prima che l'uomo lo desideri. L'assenza di controllo fa nascere nell'uomo sentimenti di vergogna, di umiliazione, di impotenza, che a lungo andare porta all'allontanamento e al rifiuto verso l'attività sessuale.


Quali sono le cause dell'eiaculazione precoce?


Innanzitutto bisogna distinguerne di quattro tipi:

  • Generalizzata: il disturbo è presente con costanza

  • Situazionale: il disturbo è presente solo con un partner e/o in determinate circostanze;

  • Primaria: il disturbo è presente da sempre;

  • Secondaria: il disturbo si è presentato dopo un periodo in cui l'eiaculazione è avvenuta regolarmente.



A prescindere dalla tipologia, le cause vanno ulteriormente differenziate in organiche e psicologiche: una visita dall'andrologo e accurati esami, ci permettono di avere una diagnosi differenziale.

Tra le cause organiche che portano ad eiaculazione precoce:


  1. frenulo breve, che può portare ad un'aumentata sensibilità del pene, ma che la risoluzione chirurgica può migliorare;

  2. flogosi genitali, causate da infezioni spermatiche e prostatiche;

  3. cause neurologiche, neuropatie, diabete;

  4. ipertiroidismo.


Per quanto riguarda le cause psicologiche, si possono formulare diverse ipotesi:


- Alti livelli di ansia: la rinomata "ansia da prestazione" incide notevolmente sull'andamento del rapporto sessuale; l'uomo è concentrato sulla performance, sul sentirsi adeguato sessualmente, sul voler far godere la partner, e questi pensieri distraenti non gli permettono di vivere serenamente la situazione e di lasciarsi andare alle sensazioni e alle emozioni di quel momento.

- Eventi di vita stressanti: preoccupazioni economiche, lavorative, famigliari, problemi di salute, fasi di lutto, problemi relazionali;

- Attività sessuale: bassa frequenza di rapporti, scarsa esperienza, prime esperienze sessuali vissute con rapidità, con la paura di essere scoperti, o senza la giusta privacy;

- Difficoltà nel rapporto di coppia: va indagata la sessualità anche del partner e l'eventuale presenza di disfunzioni sessuali, in quanto è ricorrente la correlazione tra l'eiaculazione precoce e disfunzioni sessuali femminili;

- Valutazione della diagnosi differenziale e se c'è un evidente sintomatologia psichiatrica: il sintomo può essere espressione di un disturbo più grave, quale disturbi dell'umore, disturbi di personalità, schizofrenia, disturbo ossessivo compulsivo o post traumatico da stress.


Intraprendere un percorso con un professionista della sessualità, può essere un primo passo verso il cambiamento e la risoluzione.

Oltre a creare uno spazio di ascolto, di sostegno, di comprensione, e spesso anche di giusta informazione, per il sessuologo sarà importante capire il valore che ha il sintomo nella relazione di coppia o nella vita del soggetto che lo presenta. Verrà indagata l'area del piacere, e si lavorerà per focalizzare il soggetto sul riconoscimento e l'esperienza delle sensazioni piacevoli, che solitamente non vengono riferite. Se si è in coppia è giusto indagare anche il vissuto del partner, la frustrazione, la rabbia, il senso di inadeguatezza esperito, che possono contribuire all'aumento della conflittualità di coppia e alla distanza.


Inoltre, il trattamento farmacologico può essere da supporto al trattamento psicoterapeutico: per ritardare l'eiaculazione: possono venir prescritti bloccanti alfa-adrenergici o antidepressivi serotoninergici e si procede a una graduale riduzione e sospensione del farmaco, appena il soggetto acquisisce un maggior senso di auto-controllo. Un'ulteriore possibilità terapeutica sono dei rimedi topici che riducono la sensibilità peniena: preservativi ritardanti e pomate anestetiche.

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